Dic
2022
Climbing Trip Marocco
Questo 2022 è stato per me un anno felice e ricco di piacevoli sorprese; finalmente dopo tanto tempo sono
tornata e viaggiare e scoprire nuovi posti. In particolar modo l’ultimo viaggio era da tempo una delle mete
tra la lista dei desideri, ecco che così a luglio con Dimitri decidiamo: ad ottobre si vola in Marocco, biglietti
prenotati e via pronti a partire.
Taghia è un piccolo villaggio del Marocco situato nel medio Atlas, la logistica è relativamente facile: si vola
su Marrakech e da lì in cinque ore di auto (taxi) si raggiunge Zaouia Ahanesal, da qui si procede a piedi per
circa un’ora e mezza accompagnati dai muli o dagli asini che ci aiutano nel trasporto dei bagagli e del
materiale.
Nel villaggio sorgono una ventina di gite d’etape, che ospitano gli arrampicatori, offrendo loro un
trattamento di mezza pensione con sistemazione in camere da due o quattro persone e bagno in comune.
A Taghia la vita scorre lenta e tranquilla, come il torrente che la attraversa e la notte regna un silenzio
assoluto. La sera al calar del sole il buio ci avvolge velocissimo; nel villaggio il tempo sembra essersi fermato
e ci pare di fare un tuffo nel passato.
Se si dice che la prima impressione è quella che conta, arrivati al villaggio le nostre aspettative positive sono
subito confermate dalla vista delle pareti, verticali, slanciate, e compatte che lo circondano. È possibile
percorrere sia itinerari sportivi che itinerari da proteggere, durante i dieci giorni di permanenza noi
abbiamo scalato:
Canyon Apache 280m 6c: Via plaisir, ideale per godersi la prima giornata di arrampicata, familiarizzare con
la roccia Marocchina, divertendosi e senza pensieri.
La mano del Maroc 350m 7b+: Dico solo che la mano di mio papà Fausto (che qualcuna me l’ha suonata)
era più leggera, bastoni dall’inizio alla fine.
Sussurro Bereber 280 7b+: Via fisica, molto bella e divertente, l’avvicinamento quasi nullo e il rientro
veloce, la rendono una salita papabile nel caso in cui si abbia a disposizione poco tempo.
Les rivieres Pourpres 500 mt 7b+: probabilmente la via più bella che abbia mai fatto, di questo genere e
difficoltà, si tratta di una salita entusiasmante, fisica ma allo stesso tempo tecnica, ogni metro è da scalare,
su roccia super, insomma non si può che restarne innamorati!!
Fata Morgana 330m 7c: Via bella, i gradi sono più severi della vicina Rivier, l’obbligatorio è più sostenuto e
richiede di trottare fra una protezione e l’altra, bravo Dimitri.
L’axe du mal 500m 7c+: Bellissima via, più tecnica della Rivier
Pinchito Moruno 230m 7b: Bella via, fisica e breve, ideale per una mezza giornata, senza troppi stress.
Belle et berbere 300m 6b+: I programmi per l’ultima giornata erano un pochino più bellicosi, purtroppo ci
svegliamo la mattina con le braccia piene e la sensazione di essere al capolinea, quindi optiamo per una
classica plaisir.
Dopo quest’ultima salita rientriamo direttamente a Marrakech trascorriamo qualche giorno da turisti. I
colori e i rumori della città ci portano in un Marocco sicuramente diverso da quello che abbiamo vissuto nel
villaggio, tuttavia perdersi tra i suq della medina, farsi coccolare in un hammam marocchino e fare due
passi la sera in piazza Jamaa el Fna sono sicuramente un’esperienza da non perdere.
Arrivederci Marocco
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